Capoliveri, Monte Calamita e la miniera del GinevroE’ necessario raggiungere il suggestivo borgo di collina di Capoliveri. Il piccolo paese
adagiato sulla sommità montuosa, domina il golfo di Porto Azzurro verso oriente e si
apre anche all’altro selvaggio versante verso ovest, con un panorama davvero
mozzafiato. I vicoli, le strette stradine, le scalinate, si animano durante la buona
stagione, le fresche brezze serali accompagnano i visitatori alla scoperta degli antichi
segreti del borgo, immersi in un’atmosfera d’altri tempi. Ma dobbiamo lasciare il paese In circa 16 km di strada sterrata e a tratti non agevolissima, incrociando le zone ferrifere dei vecchi cantieri minerari, tra scorci panoramici mozzafiato che lasciano intravedere all’orizzonte le innevate montagne di Corsica e le altre isole dell’arcipelago toscano, la sottile ed esile Pianosa e l’imponente e misteriosa Montecristo, arriviamo in prossimità del romantico e silenzioso complesso turistico Costa dei Gabbiani, un residence, un piccolo boutique hotel, alcune eleganti ville, e una grande azienda vitivinicola con una produzione di altissima qualità. Da qui si inizia a scendere verso il mare. Ma per imboccare la stretta stradina che conduce al cantiere minerario del Ginevro è necessario aver richiesto l’assistenza di una guida alla società che gestisce le visite e gli accessi in miniera. Visite guidate ed escursioni a tema sono curate anche dalla nostra organizzazione. Pochi minuti in discesa a bordo del piccolo bus ed arriviamo nel grande piazzale antistante il cantiere. Sembra di aver oltrepassato la porta del tempo: ecco ci troviamo in miniera, circondati dai vecchi impianti, dai nastri scorrevoli che trasportavano il minerale verso il pontile per essere stivato a bordo dei brick, dalle baracche in lamiera che servivano ai miniatori che dovevano scendere. Si, ecco, accanto a noi l’impianto ascensore per la discesa nelle viscere della terra. E’ l’unica zona di escavazione in galleria, le altre cave delle miniere elbane sono tutte a cielo aperto. Non prendiamo l’ascensore, entriamo dal cancello in ferro che chiude l’ingresso alla galleria. Siamo dentro! In circa due chilometri e si raggiunge il primo livello. Al momento le visite si fermano qui! Esistono ancora due livelli, il secondo a -24 e il terzo a -54. Un cantiere straordinario, all’interno della terra si svolgeva il lavoro di scavo, di frantumazione del minerale e di trasporto verso l’esterno. Immergetevi nelle viscere del nostro pianeta e gettate lo sguardo verso il profondo baratro dove venivano stoccati i detriti dei preziosi minerali di ferro! |